Il memorial
12 agosto 1999 I Memorial Salvatore Donato
Villaggio scolastico, Recital di Cantautori
arbëreshë
Presenta la serata il vicesindaco
Pietro Roseti, coadiuvato da A.Branca e V.Lanza, oltre al gruppo Këndimet e
zëmres prendono parte al recital I fratelli Scaravaglione, Michele Baffa,
Caterina Bloise, Tonino Franco, Pino Faillace, Alfio Moccia, Serafino Genise, Vincenzo Imbrogno, Gianni
Imbrogno, Pino Cacozza, Benito Guido, Raffaele Bloise, Bretkozat
2 agosto 2000 II Memorial Salvatore Donato
ore 18,30 Inaugurazione targa Via Roma. Discorso del
sindaco Antonio Palermo, si esibisce il Piccolo Coro guidato da Tonino Franco. ore
21,00 Villaggio Scolastico Musica con i
cantautori conducono A.Branca e V.Lanza, gruppo Këndimet e zëmres, I fratelli
Scaravaglione, Michele Baffa, Caterina Bloise, Tonino Franco, Pino Faillace,
Alfio Moccia, Serafino Genise, Vincenzo
Imbrogno, Gianni Imbrogno, Pino Cacozza, Benito Guido, Raffaele Bloise,
Bretkozat
Premiazione I Concorso di
Poesia recita delle opere da parte degli
autori.
12 agosto 2001 III Memorial Salvatore Donato
12 Agosto III Memorial
Salvatore Donato
ore 22.00 II
Concorso di Poesia. Recital Musicale
arbëresh (da Ferma ndë verë 2001)
In collaborazione con Bashkimë Gjtonja
h 20 Sala Grande dell’ex convento
dei Domenicani, commosso e lucido ricordo del peta scomparso a cura del diacono
prof. Pietro Lanza, esibizione del Coro Polifonico Chrisostomos
in un brano di S.Donato introdotto da D.Martino.
h 21,30 Villetta Comunale Recital
Cantautori Arbëreshë conduce Giannetto Borgia, con A.Branca e V.Lanza, Këndimet
e zëmres, I fratelli Scaravaglione, Michele Baffa, Coro Polifonico Chrisostomos,
Caterina Bloise, Tonino Franco, Pino Faillace, Alfio Moccia, Caterina Cortese Giannetto Borgia Serafino
Genise, Vincenzo Imbrogno, Gianni Imbrogno, Pino Cacozza, Benito Guido,
Raffaele Bloise, Bretkozat
Durante la serata vengono lette
le poesie partecipanti al concorso dagli autori e premiazione.(v Katundi ynë anno XXXII n.105 pg 25)
12 agosto 2002 IV
Memorial Salvatore Donato
Concorso di Poesia Recital di
cantautori arbëreshë Villaggio
Scolastico, ore 21, la prof. Filomena Vicchio ci introduce nei meandri poetici
dell’opera di Salvatore Donato
A seguire il Recital condotto da
A.Branca e V.Lanza vi partecipanogruppo Këndimet e zëmres, I fratelli
Scaravaglione, Michele Baffa, Caterina Bloise, Tonino Franco, Pino Faillace,
Alfio Moccia, Serafino Genise, Vincenzo
Imbrogno, Gianni Imbrogno, Pino Cacozza, Ernesto Iannuzzi, Benito Guido,
Raffaele Bloise, Bretkozat, Gino Tavolaro, premiazione concorso di poesia.(v
Katundi ynë anno XXXIII n.108 pg 14)
12 agosto 2003 V Memorial Salvatore Donato
Firmo/Ferma.
Il dodici Agosto, una data non dimenticata dai firmensi e da tutti i cultori
della musica e della poesia arberesh. "Cinque anni fa in questa giornata
moriva un amico e un cantautore, Salvatore Donato, che in questo giorno ci
onoriamo di ricordare". Con queste parole si apre il V Memorial a
Salvatore Donato, organizzato dall'amministrazione comunale di Firmo e voluto
dai suoi più cari amici, per ricordare l'artista scomparso. Quest'anno la
ricorrenza coincide con un altro solenne avvenimento che, come il primo,
rappresenta un importante appuntamento per la tutela del patrimonio culturale
della nostra comunità: il centenario della scomparsa di Jeronim De Rada, poeta
linguista e giornalista, che con il suo lavoro ha dato voce a una cultura
antica, valorizzando gli usi, i modi di dire e la lingua di un popolo, quello
arbereshe, a cui apparteneva.
Di "Poezi
dhe muzik", di "Jeronim De Rada dhe viershetaret" (poesia e
musica, Geronimo De Rada e i "cantori") hanno relazionato ieri sera,
presso l'ex convento dei domenicani, gli esperti e gli studiosi di letteratura
e di folklore arbereshe: Filomena Vicchio, Pino Cacozza e Nicola Bavasso.
La prima parte della manifestazione, dedicata al "vate arbereshe" Jeronim de Rada ha offerto una importante chiave di lettura delle opere del poeta ma, soprattutto, ha contribuito a svelare, attraverso la figura del letterato, l'animo dell'uomo e del suo tempo. I relatori, nel corso del convegno, oltre ad offrire una visione biografica del De Rada hanno regalato dei momenti di alta poesia al pubblico in sala, attraverso la lettura di alcuni brani tratti dal più importante poema del vate arbereshe: il Milosao. "Per De Rada la poesia è importante quando diventa parola di un popolo" con questa frase si tesse il filo rosso che lega De Rada ai viershëtarë ma, soprattutto, si riconosce il ruolo decisivo che i cantori hanno svolto nell'incoraggiamento dell'opera del De Rada. "Questo legame continua ancora, infatti nella loro musica è espressa la cultura popolare che De Rada contribuì a rafforzare e diffondere attraverso le sue opere". Sono alcune delle considerazioni emerse nel corso del dibattito che sottolineano concretamente l'influenza e l'importanza intramontabile di De Rada per la cultura popolare. Conclude l'incontro la professoressa Filomena Vicchio leggendo un contributo che Josafat Frascino, cultore di De Rada recentemente scomparso, ha dedicato al vate arbereshe: "Da Rada, si kijé i kultuar ka ù". A seguire si è svolto il "V Memeorial Salvatore Donato" che, come ogni anno ha visto la partecipazione di numerosi artisti arbereshe che hanno onorato la memoria del cantore scomparso interpretando alcune della sue più belle "poesie in musica" tra cui: Gjtonii, Nusia, Fje kopile e Malli i biërr. La serata è terminata con la premiazione della migliore poesia "Concorso di Poesia premio De Rada". I vincitori, ex-equo sono: Caterina Bloise con "Nie vuxhe e re" e Vincenzo Guaglianone con "Ç'eshte malli".
La prima parte della manifestazione, dedicata al "vate arbereshe" Jeronim de Rada ha offerto una importante chiave di lettura delle opere del poeta ma, soprattutto, ha contribuito a svelare, attraverso la figura del letterato, l'animo dell'uomo e del suo tempo. I relatori, nel corso del convegno, oltre ad offrire una visione biografica del De Rada hanno regalato dei momenti di alta poesia al pubblico in sala, attraverso la lettura di alcuni brani tratti dal più importante poema del vate arbereshe: il Milosao. "Per De Rada la poesia è importante quando diventa parola di un popolo" con questa frase si tesse il filo rosso che lega De Rada ai viershëtarë ma, soprattutto, si riconosce il ruolo decisivo che i cantori hanno svolto nell'incoraggiamento dell'opera del De Rada. "Questo legame continua ancora, infatti nella loro musica è espressa la cultura popolare che De Rada contribuì a rafforzare e diffondere attraverso le sue opere". Sono alcune delle considerazioni emerse nel corso del dibattito che sottolineano concretamente l'influenza e l'importanza intramontabile di De Rada per la cultura popolare. Conclude l'incontro la professoressa Filomena Vicchio leggendo un contributo che Josafat Frascino, cultore di De Rada recentemente scomparso, ha dedicato al vate arbereshe: "Da Rada, si kijé i kultuar ka ù". A seguire si è svolto il "V Memeorial Salvatore Donato" che, come ogni anno ha visto la partecipazione di numerosi artisti arbereshe che hanno onorato la memoria del cantore scomparso interpretando alcune della sue più belle "poesie in musica" tra cui: Gjtonii, Nusia, Fje kopile e Malli i biërr. La serata è terminata con la premiazione della migliore poesia "Concorso di Poesia premio De Rada". I vincitori, ex-equo sono: Caterina Bloise con "Nie vuxhe e re" e Vincenzo Guaglianone con "Ç'eshte malli".
Negli anni 2004-2008 si è svolto
secondo una diversa modalità, ma sempre comunque con la esibizione di
cantautori arbresh.
Nel 2009 si è avuta la presenza
di cantanti d’Albania e la location si è spostata nel cuore pulsante del centro
storico nelle adiacenze della casa dove è nato l’autore.
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